65 anni dalla fondazione della Banca Popolare del Cassinate.
05 Feb 2020

65 anni dalla fondazione della Banca Popolare del Cassinate.

Un compleanno importante quello che la BPC festeggia: era infatti il 5 febbraio 1955 quando, nello studio del notaio Osvaldo Violo, 43 soci fondatori costituirono la Banca Popolare del Cassinate con un capitale sociale di 11.500.000 lire, costituito da 2300 azioni del valore nominale di 5.000 lire. Tra i Soci fondatori, anche quelli che furono i primi presidenti della banca: il Senatore Piercarlo Restagno (iscritto al numero 1 del registro dei Soci), l’ingegnere Roberto Tamburrini, il Geometra Raffaele Varlese, il Prof. Pietro Malatesta.
La banca iniziò la sua attività l’anno successivo con i primi tre dipendenti: il Direttore Mario Picano insieme ad Antonio Langiano e ad Antonio Marino Cavaliere.
Tra i primi protagonisti della storia della banca, c’era già un giovanissimo Donato Formisano, che, poco dopo, nel 1958, venne nominato sindaco effettivo.

«Di quegli anni – dice il Presidente Donato Formisano – ricordo l’entusiasmo e il fervore, ma, al tempo stesso, la trepidazione che ha accompagnato la creazione di una banca locale che potesse contribuire alla ricostruzione e alla rinascita economica del cassinate. Nel 1955 l’inizio di un’avventura che, oggi, ci ha portato ben più lontano di quanto i primi fondatori potevano sperare. Nel tempo, la banca è cresciuta, ha allargato la propria rete territoriale, la propria presenza commerciale e, oggi, è attiva sul territorio con 25 filiali e circa 130 dipendenti. Oggi la banca è un punto di riferimento per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio e ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno costante di tutti coloro che l’hanno amministrata e di coloro che hanno lavorato per la sua crescita e grazie alla fiducia di oltre 1800 soci: un numero in continuo incremento e che rende la BPC la banca popolare locale più grande per numero di Soci nella nostra provincia. Il legame con la tradizione è forte e duraturo: l’essere nati per contribuire alla ricostruzione del cassinate dopo la seconda guerra mondiale, infatti, segna in maniera indelebile il nostro legame con il territorio».

«La custodia della tradizione – aggiunge il Direttore Generale Nicola Toti – non è un laccio che ci blocca, ma è, invece, una continua spinta a guardare al futuro. In questi anni abbiamo fatto molti passi avanti, unendo l’eccellenza del servizio alla capacità di mantenere solide relazioni personali con i nostri clienti, unendo tecnologia e vicinanza vera e concreta a famiglie e aziende».

«Queste 65 candeline – conclude il Vicepresidente Vincenzo Formisano – sono un traguardo importante, che festeggiamo con orgoglio: quello delle banche popolari resta un modello valido e attuale a condizione che le popolari continuino ad essere fedeli alle loro caratteristiche e alla loro mission, riassunte nel motto di Luzzatti “non molto a pochi, ma poco a molti”».

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