Città della Cultura della Regione Lazio 2020
10 Ott 2019

Città della Cultura della Regione Lazio 2020

La Banca Popolare del Cassinate sostiene la candidatura in forma associata dei Comuni di Cassino, Roccasecca e Aquino al Titolo di “Città della Cultura della Regione Lazio 2020”.
L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è stata istituita con la legge di stabilità regionale 2017 e consente – come si legge nel bando – «l’erogazione di contributi finalizzati all’attuazione di un programma di progetti, iniziative e attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale regionale, anche al fine di promuovere la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio».
Il Presidente della BPC, Donato Formisano dichiara: «La cultura costituisce “per le città ed i territori l’elemento cardine intorno al quale costruire le basi di un modello di sviluppo innovativo, sostenibile, partecipato e capace di assicurare crescita economica, coesione ed integrazione sociale”. Non sono parole mie, ma sono le parole del bando per il conferimento del Titolo di “Città della Cultura della Regione Lazio 2020”. Sono parole che sottoscrivo in pieno e che la Banca Popolare del Cassinate ha messo in pratica dalla sua fondazione. Da sempre, infatti, siamo convinti che la cultura sia motore di sviluppo e debba essere sostenuta e supportata. Nel bando viene anche sottolineata l’importanza della cooperazione tra pubblico e privato e della creazione di sinergie: da sempre la nostra banca è convinta dell’importanza di creare reti e percorsi comuni tra diversi attori del territorio.
L’auspicio, pertanto, è che già il percorso di preparazione e di presentazione del bando sia l’occasione per far maturare nuove sinergie e una nuova consapevolezza delle potenzialità del nostro territorio. La speranza è che l’esito sia positivo e che Cassino, Aquino e Roccasecca – città nelle quali la BPC è presente con una sua filiale – possano a breve fregiarsi del titolo di “Città della cultura 2020” e possano usufruire del finanziamento regionale che costituisce una straordinaria opportunità».

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