BPC | San Giorgio a Liri
Filiale | TRADIZIONALE
La filiale di San Giorgio a Liri è una delle più antiche filiali della Banca Popolare del Cassinate: è, infatti, la terza filiale aperta dalla BPC dopo quelle di Cassino e Atina.
Attiva dal 1967, è oggi inserita nell'Area Casilina Nord.
Servizi
ATM Evoluto: interno – h 24
Orario di apertura: Lunedì – Venerdì
Mattina: 8.20 – 13.30
Pomeriggio: 14.40 – 16.00
CONTATTI | Filiale
Corso Spatuzzi, 94/96
03047 SAN GIORGIO A LIRI (FR)
Telefono: 0776 914000
Mail: sgiorgiosede@bancapopolaredelcassinate.it
SAN GIORGIO A LIRI | La Storia della Città
Le prime tracce di insediamenti nell'area di San Giorgio a Liri risalgono all'età del ferro. Nei primi decenni del IX secolo venne costruita la chiesa di San Giorgio, distrutta dai musulmani nell'846 e successivamente ricostruita, insieme al centro abitato.
Come molti altri centri della zona, fu fortemente legata a Montecassino e, almeno fino al XV secolo, visse un periodo di particolare benessere grazie anche alla fertilità dei terreni e alla posizione strategica, che rendeva il paese un luogo di passaggio anche per coloro che si dirigevano verso il mare.
Col declino del potere temporale di Montecassino, anche San Giorgio perse la sua importanza e si spopolò a causa della guerra tra francesi e spagnoli e del brigantaggio. Dopo l'epidemia di peste del Seicento, si ebbe una ripresa e venne edificata la Chiesa di San Rocco.
Nel 1806 venne unita alla città di Castelnuovo Parano, costituendo un unicum amministrativo, per tornare autonoma dopo pochi decenni. All'inizio del XIX secolo venne costruita l'attuale chiesa madre e, negli anni successivi, vennero realizzate molte opere pubbliche e viarie, oltre alla bonifica dei terreni paludosi.
Dopo l'Unità d'Italia, San Giorgio venne inclusa nella Provincia Terra di Lavoro. In quegli anni, molti decisero di emigrare in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. Questo fenomeno andò avanti fino agli anni Settanta del Novecento, quando l'industrializzazione nel Cassinate garantì occupazione e benessere economico.
Nel 1927 la città venne annessa alla provincia di Frosinone.
Durante la seconda guerra mondiale la città, situata sulla Linea Gustav, venne occupata dai tedeschi e, oltre ai bombardamenti, dovette subire anche le violenze delle truppe franco magrebine. La città è stata insignita della Medaglia d'argento al merito civile.