BPC | San Donato Val di Comino

Filiale | SPOKE

Uno dei borghi più belli d'Italia. Nel cuore della Val di Comino, San Donato è uno dei centri più suggestivi e caratteristici, ricco di storia e di tradizione, con una vivace vita culturale e una straordinaria bellezza architettonica e paesaggistica.

In Piazza Coletti, sorge la filiale della Banca Popolare del Cassinate, attiva dal 1987 e ristrutturata nel 2013. L'Agenzia di San Donato fa parte dell'Area di Sora.

Servizi

ATM Evoluto: interno – h 24

Orari servizio di Cassa/Sportello: dal Lunedì al Venerdì

Mattina: dalle 08:20 alle 13:30

Pomeriggio: Chiusa

Orari servizio di Consulenza: dal Lunedì al Venerdì

Mattina: Chiusa

Pomeriggio: dalle 14:40 alle 16:00

Nei giorni e negli orari di chiusura è possibile far riferimento a tutti i canali automatici BPC e le filiali più vicine:
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03046 SAN DONATO VAL DI COMINO (FR)

Telefono: 0776 508673

Mail: sdonatoage@bancapopolaredelcassinate.it

SAN DONATO VAL DI COMINO | La Storia della Città

L'origine di San Donato è da collegarsi alla storia di Cominum, avamposto sannita distrutto nel 293 a.C. dai Romani. Il nome è legato al culto di San Donato, secondo Vescovo di Arezzo e venerato dalla Chiesa come santo martire. Intorno al 304, anno del suo martirio, venne edificato in suo onore un santuario.

Nel 778 il Duca di Spoleto Ildebrando ne fece dono al Monastero di San Vincenzo al Volturno ed è allo stesso periodo che risale il primo documento in cui si registra la presenza del toponimo Sancti Donati in territorio Cumino. Il termine Comino, comunque, era presente anche tra i Longobardi.

Nel 915 ci fu la famosa battaglia del Garigliano, avvenuta a S. Apollinare, in località Giunture, tra la Lega Cristiana e i Saraceni. Dopo quella battaglia, si registrarono diversi fenomeni migratori che, partendo da Itri, si diressero verso il Lazio e l'Abruzzo.

San Donato fu posseduto dalle famiglie D'Aquino, Cantelmo, Cardona e fu fortemente legato all'Abruzzo. Fino all'inizio del XIX secolo ebbe una significativa crescita economica e demografica, arrivando a superare i 5000 abitanti.

Dopo l'Unità d'Italia, si registrò il fenomeno del brigantaggio. Nel 1915 il paese subì pesantemente le ripercussioni del terremoto di Avezzano e iniziò a spopolarsi. Nel 1927 il regime fascista creò la Provincia di Frosinone e vi inserì anche San Donato che, tuttavia, non ritornò più ai livelli di sviluppo di un tempo.

Nel 1984 un altro grave terremoto, con epicentro proprio a San Donato, danneggiò pesantemente la città.

Alla fine del XX secolo, grazie anche a importanti progetti di valorizzazione culturale, si è registrato un rilancio anche economico dell'abitato.