Una scuola di italiano per i profughi Ucraini: presentata l’iniziativa BPC
19 Mar 2022

Una scuola di italiano per i profughi Ucraini: presentata l’iniziativa BPC

Si è tenuta nella Sala del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Cassinate la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per l’integrazione dei profughi ucraini ospiti della città di Cassino, con particolare riguardo alla scuola di italiano proposta dalla BPC.

Presenti il Presidente della Banca Popolare del Cassinate Vincenzo Formisano, il Sindaco Enzo Salera, l’Assessore alla Coesione Sociale Luigi Maccaro, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Concetta Tamburrini.

Il Presidente Formisano ha ribadito che la Banca è sempre pronta a mettersi a disposizione della Comunità e ha ringraziato l’Amministrazione Comunale che, con prontezza, ha accolto la proposta della banca. Fare squadra è infatti l’arma vincente. L’idea alla base del progetto è quella di andare oltre le pur importantissime esigenze basilari (come vitto, alloggio, vestiti) promuovendo la socializzazione, l’integrazione, la creazione di amicizie e relazioni nel rispetto della dignità e della storia degli ospiti ucraini.

Il Sindaco ha ringraziato la banca e ha sottolineato come l’Amministrazione abbia immediatamente colto l’opportunità offerta dalla BPC, patrocinando l’iniziativa e mettendosi a disposizione per poter offrire un ulteriore servizio ai cittadini ucraini. E’ una sinergia che “fa bene al cuore”, ha detto il sindaco.

L’Assessore Tamburrini ha evidenziato come già in una prima fase di screening era stata percepita questa necessità e la proposta della banca aiuta a completare e perfezionare il percorso di accoglienza per i profughi ucraini.

L’Assessore Maccaro ha evidenziato come questa esperienza amministrativa sia stata caratterizzata dalle emergenze, prima per la pandemia, ora per la guerra e in situazioni così inedite e difficili la BPC è sempre stata attiva e presente . L’idea del Presidente Formisano di creare una scuola di italiano è bellissima non solo perché risponde a urgenze e necessità pratiche, ma anche perché rappresenta il primo passo di un’amicizia nuova che la città di Cassino può stringere con le persone che vengono dall’Ucarina.

All’incontro era presente anche la signora Natalia, esponente della comunità ucraina residente a Cassino e che, grazie anche alla sua cultura e alla sua esperienza professionale, si è resa disponibile a lavorare per rendere possibile il progetto della scuola.

Dal punto di vista operativo si lavorerà su più fronti: in primo luogo, con un censimento delle persone interessate a seguire i corsi, verificando fasce di età, titoli di studio, disponibilità orarie, così da creare gruppi di studio omogenei; in secondo luogo si cercheranno volontari in grado di insegnare la lingua italiana: anche per loro verranno pensate sessioni di formazione per trovare le metodologie e gli strumenti migliori per l’insegnamento; fondamentale poi il coinvolgimento della comunità ucraina che potrà avere un fondamentale ruolo di mediazione; infine, dovranno essere coinvolte scuole, parrocchie, enti, associazioni, tutti coloro che possono mettere a disposizione spazi e strutture in grado di ospitare i corsi così da creare, come ha sottolineato Maccaro, una sorta di “scuola diffusa” che coinvolga tutto il territorio.

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