ALDO CAZZULLO ospite di BPC INCONTRA
14 Feb 2014

ALDO CAZZULLO ospite di BPC INCONTRA

Il giornalista Aldo Cazzullo ha presentato, ad Atina, nell’ambito di BPC INCONTRA, il suo nuovo libro “Basta piangere!”. Un libro che ripercorre gli ultimi decenni della storia italiana e lo fa non con un semplice amarcord, ma con uno sguardo critico che dà una profonda analisi della società, della storia, della politica del nostro Paese.
Ospiti dell’incontro, oltre all’Autore, anche il Presidente di Unindustria, Maurizio Stirpe e il Prof. Vincenzo Formisano.

Cazzullo ha raccontato la genesi del libro, alla quale, peraltro, non è estraneo proprio un altro appuntamento di BPC INCONTRA al quale Cazzullo aveva partecipato, a Cassino. In quell’occasione proprio un giovane cassinate aveva fatto presente all’Autore la situazione, difficile, dei giovani italiani. Quell’osservazione ha dato il la ad una riflessione acuta e profonda, dalla quale emerge l’invito energico che Cazzullo rivolge agli Italiani e soprattutto ai giovani italiani: basta piangere, basta lamentarsi. Bisogna invece ritornare a quell’Italia «che andava verso il più e non verso il meno; dove mancavano molte cose ma non il senso di quel che si doveva e non si doveva fare; in cui il futuro non era un problema, perché eravamo convinti che dipendesse da noi e sarebbe stato migliore del presente se avessimo dato il meglio di noi stessi». Secondo Cazzullo «le potenzialità dell’Italia sono enormi. Molte di queste opportunità non vengono colte perché siamo troppo impegnati a piangerci addosso».
Un importante contributo alla riflessione è arrivato dal presidente di Unindustria Maurizio Stirpe che, con sguardo lucido e critico, ha parlato dell’imprenditoria italiana, con particolare riferimento al nostro territorio. Stirpe ha parlato delle difficoltà che ci sono nel nostro Paese per fare impresa. Bisogna, invece, superare gli ostacoli burocratici, avere un sistema bancario efficiente, accompagnare il fare impresa con lo sviluppo del territorio. Ricordando la figura di Olivetti – imprenditore italiano dotato di straordinaria lungimiranza e che viene citato nel libro di Cazzullo – Stirpe ha evidenziato che non si può fare impresa in modo egoistico.
Vincenzo Formisano ha fatto un’ampia analisi dei temi della Responsabilità Sociale di Impresa, non distante, poi, dai temi della Dottrina sociale della Chiesa. Si deve passare dall’idea di profitto all’idea, ben più ampia, di creazione di valore.
Stirpe ha evidenziato che ancora c’è spazio per i giovani imprenditori, che devono avere voglia di lavorare, di inventare, di innovare. Anche Formisano, riferendosi alla sua esperienza di docente, ha ribadito la necessità di spronare e motivare i giovani.
Tutti gli intervenuti, poi, hanno concordato sulla necessità di promuovere sinergie e lavorare tenendo sempre presenti le realtà locali, valorizzandone risorse e potenzialità.

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