In ricordo del Senatore Piercarlo Restagno
14 Nov 2011

In ricordo del Senatore Piercarlo Restagno

Anche la Banca Popolare del Cassinate ha partecipato alle celebrazioni in ricordo del Senatore Piercarlo Restagno, Sindaco di Cassino negli anni della ricostruzione della città e fondatore della BPC. Un ricordo indelebile, pieno di gratitudine per una persona esemplare che tanto ha fatto per la città di Cassino.
Il presidente della BPC Donato Formisano, che con Restagno condivise i primi anni di attività della banca, così lo ricorda: «E’ con gratitudine e commozione che ricordo Piercarlo Restagno, uomo di grandi meriti e al quale mi legano esperienze professionali e un rapporto di profonda stima e amicizia.
Con il Senatore Restagno ho condiviso l’esperienza di Consigliere al Comune di Cassino, insieme ad un altro grande della nostra città, Pietro Malatesta. Ma con lui ho condiviso, soprattutto, gli anni della fondazione, della nascita e della prima crescita della Banca Popolare del Cassinate, una sua idea, una sua creatura, della quale ho seguito con lui i primi passi e ogni attimo della sua crescita. Restagno riuscì ad unire in un unico progetto professionisti di Cassino e delle zone limitrofe, persone di grande spessore culturale, con notevoli doti amministrative e grandi capacità gestionali. Dal contributo di ciascuno e dall’unione delle diverse forze è nata la Banca Popolare del Cassinate, della quale Restagno per dieci anni è stato presidente e nella quale io, all’epoca, ero inserito nell’organo di controllo come giovane sindaco.
Restagno era un uomo straordinario, pieno di idee e di iniziative. Dal punto di vista professionale, era un banchiere di grande valore e di notevoli capacità. Aveva ricoperto ruoli di prestigio e di responsabilità nell’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
L’esperienza maturata in campo economico e finanziario ha rappresentato il patrimonio prezioso che Restagno seppe mettere a disposizione della nostra città. La nascita della Banca, infatti – e lo diciamo con una punta di orgoglio – è strettamente legata alla rinascita della città di Cassino, distrutta dalla guerra e ansiosa di ricominciare a vivere. C’era da ricostruire un tessuto sociale, relazionale, economico. C’era da ricostruire la vita e la storia. Per questo la nostra banca è stata così importante. L’esperienza politica di Restagno (era senatore ed era stato tra i fondatori, nel 1920, del Partito Popolare Italiano) aveva sviluppato in lui quel senso civico e quella sensibilità sociale che egli sapeva unire alle sue doti amministrative di banchiere. La sua esperienza, la sua formazione, gli permisero di condurre la banca con uno stile che è rimasto impresso nella filosofia aziendale del nostro Istituto. Restagno, infatti, sapeva capire le persone e le situazioni, sapeva lavorare in favore del bene comune.
All’atto della costituzione della banca, il capitale era di appena 12.500.000 lire. Restagno, attraverso le sue doti di politico e di amministratore, riuscì ad ottenere – a tasso zero – fondi importanti (pari a circa un miliardo di lire) da una fondazione per permettere da subito l’attività di intermediazione del credito da parte della BPC.
Restagno è stato l’uomo della ricostruzione, alla quale ha contribuito come banchiere e come amministratore cittadino. Per dieci anni, infatti, ha gestito brillantemente il nostro Istituto, avviando un’attività di piccoli finanziamenti che riusciva a gestire anche grazie alla sua ampia conoscenza della città e delle persone. Aveva instaurato con i cittadini un rapporto profondo. La maggior parte dei cassinati, all’epoca, non era in grado di offrire garanzie patrimoniali e, in altri contesti, non avrebbe potuto avere accesso al credito. La BPC, invece, garantiva questa possibilità proprio grazie alla presenza di un presidente esperto e lungimirante che – insieme al CdA, al Collegio Sindacale, al Personale sempre competente e qualificato – sapeva valutare non solo l’aspetto economico e patrimoniale dei clienti, ma anche l’aspetto umano e professionale, la serietà, l’onestà, l’impegno nel proprio lavoro. A differenza di altri Istituti di credito, che non potevano cogliere la tragicità della situazione di Cassino, la nostra Banca, grazie a Restagno, ha realmente potuto contribuire a buona parte della ricostruzione attraverso una serie di piccoli crediti.
A Restagno va la gratitudine della nostra città, della nostra banca e mia personale. Un uomo che ha dato tanto e che, ancora oggi, resta un esempio di impegno civico, sociale, politico e professionale».

Donato Formisano
Presidente Banca Popolare del Cassinate

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