Una sala del Castello Angioino di Gaeta intitolata a Donato Formisano
Verrà intitolata a Donato Formisano una delle sale del castello angioino di Gaeta, suggestiva e bellissima struttura realizzata tra il 1223 e 1226 da Federico II di Svevia e che oggi, pur essendo proprietà dello stato italiano, è concessa in uso all’Università degli Studi Cassino e del Lazio Meridionale, che l’ha scelta come prestigiosa sede di seminari, convegni, congressi, summer school, manifestazioni culturali, eventi di grande rilevanza nazionale e internazionale, trasformando così un edificio di straordinaria rilevanza storica in un luogo fruibile e vivo, in uno spirito di condivisione del bene con il territorio.
Proprio in questi giorni, il 6 e 7 luglio, il castello ospiterà l’importante evento EFiC Conference in Banking and Corporate Finance organizzato in sinergia dall’Essex Finance Centre (EFiC) della Essex Business School, University of Essex e dal BifeLab, Laboratorio Banca Impresa Finanza Etica. Si tratta della settima edizione di un evento dedicato agli studiosi del mondo bancario e finanziario, con l’obiettivo di riunire importanti accademici, professionisti e responsabili politici e dare loro l’opportunità di presentare ricerche all’avanguardia nelle ampie aree del settore bancario e della finanza aziendale.
Tra i partner del progetto la Banca Popolare del Cassinate, che sostiene e supporta l’iniziativa con un preciso intento, che si articola su due direttrici: da un lato, innanzitutto, l’approfondimento degli studi e delle conoscenze in ambito bancario, finanziario e del Fintech. In un mondo in continua evoluzione, mentre il contesto sociale ed economico mondiale cambia i suoi equilibri e i suoi obiettivi, mentre le sfide imprenditoriali e di distribuzione della ricchezza sono sempre più ambiziose, è necessaria una crescita continua delle competenze e delle professionalità. Dall’altro lato, il progetto si propone di creare nel nostro territorio un polo di ricerca e un centro studi dedicati alle tematiche bancarie, finanziarie e di fintech per poter consentire la creazione di risorse umane e professionali e lo sviluppo di talenti sul nostro territorio.
E’ in questo prestigioso contesto che si colloca un momento particolarmente importante e significativo: l’Università, infatti, intitolerà una delle sale del castello a Donato Formisano, dal 1986 al 2020 presidente della Banca Popolare del Cassinate. La cerimonia di intitolazione si terrà giovedi 6 luglio, alle ore 9.30. Figura importante del territorio, Donato Formisano seppe guidare la crescita della banca con tenacia e lungimiranza, trasformandola in un punto di riferimento per il territorio non soltanto dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e culturale, valorizzando e potenziando l’impegno e la presenza della banca in tutte le più importanti iniziative culturali. E in quest’ottica centrale è stata la partnership tra Banca e Università di Cassino: sostegno alla didattica e alla ricerca, promozione del diritto allo studio, supporto agli eventi formativi. Una collaborazione costante tra i due enti che, nel tempo, è andata via via crescendo e consolidandosi, in una sinergia virtuosa che si è declinata in una serie di iniziative concrete a beneficio degli studenti, della comunità dei docenti e dei ricercatori e di tutto il territorio.
Di questa strategia Donato Formisano fu il primo, convinto sostenitore e promotore.
“E’ con profonda gratitudine e commozione – dice Vincenzo Formisano, figlio di Donato e oggi presidente della BPC – che accolgo la notizia dell’intitolazione a mio padre di una delle sale del Castello Angioino di Gaeta. Non è difficile immaginare e comprendere perché questo evento mi coinvolga così tanto, come persona, come docente, come figlio, come presidente. La mia università, alla quale sono legatissimo e che rappresenta il centro del mio impegno di studioso, ricercatore, docente, dedica un’aula a mio padre, a cui sono legato, naturalmente, come figlio e da cui ho raccolto il testimone di presidente della Banca Popolare del Cassinate. Lui era tutt’uno con la BPC, era la sua seconda casa e la sua seconda famiglia. Ed era consapevole di come la chiave del successo di una piccola banca locale fosse lo sviluppo di un dialogo profondo e proficuo con il territorio. E in questo dialogo l’Università, col suo patrimonio di competenze e conoscenze, di cultura e di innovazione, è sempre stata un partner straordinario. Desidero perciò ringraziare tutta la comunità scientifica dell’Unicas e in particolare il rettore, prof. Marco dell’Isola, per aver voluto ricordare in questo modo la memoria di Donato Formisano. Sono certo che da lassù sarà particolarmente onorato e felice di questo riconoscimento. E mi piace immaginarlo contento che la sala a lui intitolata sia a Gaeta: amava il mare, amava il litorale di Formia Gaeta nel quale trascorreva volentieri le sue domeniche e le sue ferie estive. Ferie che non erano mai troppo lunghe, perché lui non riusciva ad allontanarsi troppo dalla banca. Ma per lui l’estate significava mare, significava Gaeta. E oggi lo immagino fiero e contento, sorridente e orgoglioso. E davvero ringrazio di cuore la mia università, la nostra università per questo riconoscimento così importante. Il mio augurio è che l’aula intitolata a Donato Formisano possa ospitare tanti eventi importanti e possa essere sempre attivamente vissuta da tanti giovani, studenti e studiosi e ricercatori”.